Intervista ad Antonio Fanelli
Vi presento Antonio Fanelli
(https://www.amazon.it/mondo-Lulz-Antonio-Fanelli/dp/B0C481K5NF)
Introduzione
Autore classe '72, originario di Bari. Laureato in Ingegneria Elettronica, lavora nel campo delle tecnologie informatiche ed è appassionato di scrittura creativa.
Ha pubblicato diversi articoli di sicurezza informatica su riviste di settore. È autore di due romanzi e una sceneggiatura: Il mondo di Lulz (Self Publishing 2012) con cui è stato menzionato da Wired tra i 10 migliori autori auto-pubblicati italiani, Un gioco molto cattivo (Mondoscrittura 2015 – Incipit Self Publishing 2019) e L’ho fatto per divertimento (Self Publishing 2016).
Intervista
- Perché scrivi?
Sin dall'infanzia, Antonio ha sempre amato scrivere. "Talvolta, mi sorprende il desiderio di mettere su carta anche semplici pensieri."
Quella che è cominciata come una piacevole attività, a tratti compulsiva, si è concretizzata con l'evoluzione del mondo editoriale. "L'avvento dell'auto-pubblicazione ha stimolato in me l'idea di scrivere un romanzo. Questa opportunità mi ha permesso di sperimentare e di esplorare nuovi mondi letterari, un'esperienza che non posso negare sia stata estremamente divertente."
- Se con la mente torni indietro al momento in cui hai terminato di scrivere il tuo primissimo libro. Cosa hai fatto subito dopo? Parlo della prima mossa editoriale. Dove lo hai pubblicato, come hai scelto, avevi già un piano di marketing o hai improvvisato... insomma i primissimi passi della tua carriera.
L'importanza di trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Antonio ci racconta che il suo primo libro "Il mondo di Lurz", scelse di pubblicarlo tramite Amazon KDP, in un periodo in cui il Self era una novità. "Scelsi Amazon KDP quasi per istinto, attratto dalla sua apparente semplicità."
C'era poca competizione all'epoca Amazon stesso investiva su quella nuova piattaforma, dandole visibilità. "Quando ero tra gli autori autopubblicati, eravamo ancora in pochi... gli ebook pubblicati su Amazon godevano di una maggiore visibilità: bastava vendere alcune decine di copie per ottenere l'onore di comparire nella Home Page tra le novità più interessanti. Nel mio caso, il passaparola ha funzionato a meraviglia. Oltre ai parenti e agli amici, notavo che molte persone scaricavano il libro e lasciavano recensioni positive. Dopo poche settimane, ho ricevuto un'offerta da Amazon per un'intervista nella loro newsletter KDP, il che mi ha regalato ancora più visibilità. Tanto che sono arrivato al sesto posto nella top 10 di Amazon Italia (all'epoca, ciò significava vendere circa 500 copie al mese, ma ora non ne sono sicuro). Poi, dopo alcuni mesi, ho ottenuto una menzione su Wired come uno dei migliori dieci autori autopubblicati."
A conferma del valore del tempismo, Antonio ci racconta come sono cambiate le cose dopo undici anni. "Ora, dopo undici anni, qualche mese fa ho pubblicato una nuova edizione rivista e corretta in alcuni punti, e sto cercando di promuoverlo su Instagram. Ma non posso nasconderti che è un'impresa ardua e che i risultati sono modesti. Nonostante le promozioni gratuite, il libro fatica a salire in classifica. Ecco perché oggi consiglio di provare prima l'editoria tradizionale e, solo come seconda scelta, l'autopubblicazione, poiché il mercato è saturo e la concorrenza è incredibile. Emergere è davvero difficile, soprattutto per coloro che, come me, si dedicano alla scrittura come passione e non come professione."
- Self o editore? Perché?
Come ci ha già anticipato nella domanda precedente, l'autore ha aperto la sua carriera con il Self, ma oggi, vista la situazione, consiglia di intraprendere la strada dell'agente letterario e della CE.
"All'epoca, la scelta tra l'auto-pubblicazione e un editore tradizionale non mi lasciò alcun dubbio: optai per l'auto-pubblicazione. Mi affascinava l'idea di gestire l'intero processo creativo da solo, poiché sono sempre stato attratto dalla sperimentazione e dalla scoperta di nuove esperienze. Era un mondo tutto da esplorare. Tuttavia, se dovessi affrontare la stessa decisione oggi, adotterei un approccio diverso. Prima di tutto, cercherei di far valutare il mio manoscritto da un agente letterario serio per comprendere se la strada della pubblicazione con una prestigiosa casa editrice sia fattibile. Solo come seconda scelta considererei l'auto-pubblicazione. Quando menziono una "buona casa editrice", intendo una casa editrice con una diffusione capillare nelle librerie italiane."
- Secondo te i lettori dove si trovano? Social, forum, librerie, giornali, radio tv... i tuoi dove li hai trovati?
Sempre tenendo conto delle differenze tra il mercato di dieci anni fa e quello odierno, Antonio ci parla sia delle prospettive per chi ha scelto di promuoversi nel Self, sia dei vantaggi offerti da chi optare per una collaborazione con CE.
"Per gli autori auto-pubblicati che non possono contare su una casa editrice con un solido ufficio marketing, la ricerca dei lettori si concentra principalmente sui social media. Tuttavia, non è un compito facile, poiché il tuo romanzo si trova in mezzo a un vasto oceano di opere letterarie, richiedendo un notevole investimento di tempo e risorse per avviare il "magico" processo del passaparola."
"Nel mio caso, in passato ho trovato i miei lettori principalmente su Amazon, beneficiando anche dell'aiuto prezioso del loro algoritmo che mi ha portato a ricevere un'intervista e una significativa esposizione pubblica."
In ultima istanza ci ricorda anche l'importanza dei concorsi letterari.
- Il più grande errore che hai commesso durante questo viaggio per diventare scrittore. Se potessi tornare indietro come lo correggeresti?
Antonio maledice la fretta e ci consiglia di pianificare e preparare le nostre opere in modo meticoloso.
- La scelta più azzeccata che ti ha fatto svoltare?
Antonio ci ricorda l'importanza della motivazione che ci spinge, non soltanto come energia creativa, ma anche come fonte di opere di qualità.
- La cosa che ti dà maggior soddisfazione di questo lavoro?
L'interazione con i lettori è sempre alla base della soddisfazione di ogni scrittore.
"La massima fonte di soddisfazione risiede nell'essere oggetto di lodi provenienti da estranei, da persone che hanno acquistato il mio libro e che si prendono la briga di cercarmi per comunicarmi il loro apprezzamento. Questo gesto di affetto e gratitudine mi riempie di gioia e conferma il valore intrinseco del mio lavoro. Rappresenta un riconoscimento tangibile dell'effetto positivo che la mia scrittura ha avuto sulle loro vite, nutrendo il mio spirito creativo e alimentando la mia determinazione a proseguire su questa strada."
- Ultimi consigli che desideri offrire ai colleghi. Cose da non fare o cose da fare assolutamente.
Nell'ultima sezione dell'intervista, dedicata ai consigli, Antonio ci parla in modo chiaro e diretto.
"Desidero condividere alcuni consigli preziosi con i miei colleghi scrittori, in termini di ciò che dovrebbero evitare o perseguire senza esitazione.
In primo luogo, vi incoraggio a scrivere la storia che desiderate leggere, non quella che pensate potrebbe piacere ai potenziali lettori. Concentratevi sulle vostre passioni, sulle trame che catturano il vostro cuore e sulla creazione di mondi autentici. L'autenticità e la passione che traspare dalla vostra scrittura sono elementi fondamentali per coinvolgere il pubblico.
In secondo luogo, vi consiglio di non avere fretta nel processo di pubblicazione. Dedicate il tempo necessario per leggere e rileggere il vostro manoscritto, effettuando rigorose revisioni. Solo quando sarete pienamente convinti della sua qualità, cercate il parere di un professionista nel campo, che vi fornirà preziose indicazioni durante le fasi successive di editing e nella ricerca di un editore serio.
Infine, sottolineo l'importanza di continuare a coltivare la vostra scrittura e di essere aperti al miglioramento continuo. Cercate sempre di perfezionare il vostro stile, studiando, leggendo e confrontandovi con altri autori. L'evoluzione costante è un elemento chiave per la crescita artistica e per distinguersi nel panorama letterario.
Seguendo questi consigli, spero che possiate intraprendere un percorso di successo nella vostra carriera di scrittori, offrendo al mondo opere di grande valore e ispirazione."



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